I 7 fumetti italiani più rari e amati di sempre

Quali sono i 7 fumetti italiani più rari e ricercati di sempre? Cercheremo di rispondere a questa non facile domanda, stilando una classifica dei fumetti italiani più ricercati dai collezionisti.

Questa classifica nasce con una premessa, non ci saranno all’interno fumetti, se pur rarissimi e di conseguenza costosi, della Cancellieri (Masokis 5 o la raccolta Donna di Picche), il Topolone (1929) di Costantino Capasso e Roberto Minervini e neppure lo stracitatissimo Topolino contro Wolp (1933) della Nerbini). Il perché di questa scelta è facilmente intuibile sarebbe una classifica solo per super addetti ai lavori e difficilmente fruibile per la maggioranza degli amanti della nona arte. Quindi lasceremo perdere i NERI impossibili:

  • CRIMINAL CLUB n° 3
  • DEMONIAK ed. Italia n° 8
  • LA DONNA INVISIBILE n° 4
  • JOE CRACK n° 7
  • LAK TIMO n° 3

e tutte le “seriettte” da 7 albi della Cancellieri: Fanny, Tetrus, Z5 Agente FBI… Gli albi unici come i già citati Topolone e Topolino contro Wolp per concentrarci su fumetti che hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo, ma soprattutto sono presenti ancora in edicola con una sola eccezione, Questi i 7 fumetti italiani più rari e amati di sempre:

Tex


Non poteva che esserci lui, Tex Willer, sul podio della nostra speciale classifica dei fumetti italiani più rari e amati di sempre. Creato nel 1948 da Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini, Tex è, a tutt’oggi, il fumetto che in assoluto ha avuto più successo in Italia. Ambientato nel vecchio West, il ranger tutto d’un pezzo Tex Willer con l’inseparabile Kit Carson incarna i valori di coraggio, integrità e lealtà tipici dell’Ottocento americano, appassionando intere generazioni in Italia. Tex e tra le serie di fumetti più ricercate dai collezionisti, in particolare il numero 1 di Tex a striscia “Il totem misterioso”, come pure il Tex Gigante “La mano rossa”, e tutti i ventinove numeri della mitica Tex 1-29… e perdonateci non possiamo non citare le raccoltine bianche retinate e non.

Topolino


In seconda posizione, ma al fotofinish con Tex, troviamo il personaggio Disney universalmente conosciuto come Mickey Mouse che vanta una lunga e consolida tradizione nel nostro paese, senza uguali in nessun altro stato, La scuola Disney italiana con i vari Romano Scarpa, Giovan Battista Carpi, Giorgio Cavazzano, Silvia Ziche e tra le prime al mondo per personaggi creati: Brigitta, Paperinik, Filo Sganga, Trudy, giusto per citarne qualcuno. Il primo numero del Topolino Giornale fu pubblicato nel 1932 dall’editore fiorentino Nerbini per poi passare nel 1935 alla Mondadori, solo nel 1949 la pubblicazione assunse il caratteristico formato libretto che con qualche piccola modifica è ancora presente nelle edicole italiane.

Diabolik


Medaglia di bronzo per il personaggio creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani sicuramente un caposaldo della storia del fumetto italiano, ha inaugurato il filone del fumetto ‘NERO’, spopolando, in Italia negli anni Sessanta e diventando il capostipite di quella marea di fumetti neri che avrebbero invaso le edicole nel classico formato tascabile (Satanik e Kriminal su tutti). Il protagonista è lo spietato ed inafferrabile ladro dagli occhi di ghiaccio Diabolik che, insieme all’inseparabile compagna Eva Kant, ha un unico scopo: rubare denaro e gioielli, per fare ammattire il povero commissario Ginko. Dall’inconfondibile tuta nera, il ladro più famoso del mondo dei fumetti è diventato un’icona noir ispirando film la recente serie tv dei Manetti Bros. Il primo albo, dal titolo Il re del terrore, pubblicato nel 1962 con i disegni di Angelo Zarcone (“il tedesco”) venne ridisegnato da Luigi Marchesi e ristampato nel 1964

Il Corriere dei Piccoli


Unica pubblicazione non presente oggi in edicola, la serie chiuse definitivamente nel 1996, ma può vantare il titolo di essere stato il primo fumetto italiano ad uscire in edicola; apparve, infatti, per la prima volta nel 1908 come supplemento del Corriere della Sera. Diventando immediatamente lettura di riferimento per bambini e ragazzi, la rivista conteneva, oltre a fumetti diventati nel tempo dei classici: Il Signor Bonaventura di Sergio Tofano, Corto Maltese di Hugo Pratt, Cocco Bill di Jacovitti e tanti altri, anche la versione italiana di numerosi fumetti stranieri, tra i quali Fortunello e la mula Checca (Happy Hooligan) di Opper, Buster Brown di Outcault, Arcibaldo e Petronilla (Bringing Up Father) di McManus, Bibì e Bibò (Katzenjammer Kids) di Dirks.

L’Uomo Ragno


Non può mancare in questa classifica l’edizione italiana de l’Uomo Ragno pubblicata in diverse serie da Editoriale Corno a cavallo tra gli anni ’70 e ‘80, ripreso dalla Star Comics sul finire degli anni ’80 continua ancora oggi la sua corsa in edicola dopo vari passaggi editoriali tra la Marvel e la Panini. A livello collezionistico, pur avendo raggiunto, per i primi numeri, valori di tutto rispetto per un fumetto relativamente recente, valori che che però diventano irrisori se paragonati al milione di dollari del primo numero dell’edizione americana. Unico “infiltrato”, tra i 7 fumetti italiani più rari, sicuramente tra i più amati dei comics Americani.

Zagor


Ideato nel 1961 dal figlio d’arte Sergio Bonelli, che all’epoca si firmava con lo pseudonimo di Guido Nolitta, Zagor
tuttora in edicola dopo oltre cinquant’anni, è uno dei personaggi più originali, e meglio riusciti della Sergio Bonelli Editore. Ambientato nell’immaginaria foresta di Darkwood, negli Stati Uniti, il fumetto mescola sapientemente western e fantasy, ed ha per protagonista Patrick Wilding, meglio conosciuto come Zagor che, insieme all’inseparabile amico Cico, lotta continuamente in difesa della foresta e dei più deboli. Il numero più ricercato è il primo, dal titolo “La foresta degli agguati”: la particolarità sta nel fatto che pur essendo a tutti gli effetti la prima uscita, si presentava con il numero 52, perché il proseguimento della collana Zenith Gigante.

Alan Ford


Alan Ford è uno dei fumetti comico-satirici meglio riusciti nel panorama dei comics nostrani. Creato dalle sapienti matite di Magnus (all’anagrafe Roberto Raviola) e dalla tagliente penna di Max Bunker (Luciano Secchi) il fumetto narra le vicende di un gruppo di improbabili agenti segreti denominato Gruppo TNT che rappresenta, tra umorismo ed avventura, la parodia della società italiana con tanto di critica e di satira del costume. Alan Ford è sicuramente il fumetto italiano a sfondo umoristico-sociale più longevo, tanto che molti dei suoi protagonisti, dall’ingenuo Alan al cleptomane Conte Oliver, o al malato immaginario Geremia sono ormai entrati nell’immaginario collettivo di tutti gli appassionati del settore.

Questi i 7 fumetti più amati e collezionati nel Belpaese con un fuori classifica d’eccezione: Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo, ideato da Tiziano Sclavi e pubblicato dalla Sergio Bonelli Editore vanta sicuramente di un grandissimo seguito e non se ne può non ricordare la prima edizione del numero uno, intitolato “L’alba dei morti viventi”.

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