Tra trasgressione, satira e arte, il fumetto erotico ha segnato un’epoca irripetibile della cultura popolare italiana. Da Isabella a Sukia, passando per Magnus e Manara, ecco la storia bollente delle case editrici Edifumetto ed Ediperiodici.
L’alba del fumetto erotico: nasce il mito
Il fumetto erotico italiano esplode negli anni Sessanta, in un’Italia che scopre nuove libertà e tabù da infrangere. È il 1966 quando Renzo Barbieri fonda la Editrice 66, una piccola ma ambiziosa casa editrice specializzata in fumetti a tinte erotiche. Le prime pubblicazioni, come Isabella, duchessa dei diavoli o l’agente Goldrake, diventano subito un fenomeno, seppur spesso considerati più strumenti di voyeurismo che opere narrative.
Da Editrice 66 a ErreGi: il sodalizio Barbieri–Cavedon
Barbieri, in difficoltà finanziarie, si unisce a Giorgio Cavedon, dando vita alla mitica RG Edizioni (ErreGi). Inizia qui la vera epoca d’oro del fumetto erotico d’epoca: la casa editrice pubblica serie iconiche come Jacula, Isabella, Zora, Lucifera, creando un genere nuovo: il nero-erotico.
Queste pubblicazioni, dalla copertina sgargiante e dai contenuti audaci, arrivano a vendere oltre centomila copie per numero, conquistando il pubblico e scandalizzando la critica.
La grande scissione: Edifumetto ed Ediperiodici
Nel 1972 Barbieri e Cavedon si dividono: il primo fonda la leggendaria Edifumetto, mentre Cavedon mantiene la ErreGi, rinominandola Ediperiodici. Entrambe le case editrici diventano protagoniste indiscusse del mercato del fumetto erotico italiano, producendo decine di testate con un ritmo frenetico.
Nonostante le restrizioni della censura, gli autori italiani riescono a bilanciare erotismo, fantasia e ironia, contribuendo a rendere questi albi dei veri cult oggi ricercatissimi dai collezionisti.
I grandi nomi del fumetto erotico: da Magnus a Manara
Dietro queste pubblicazioni non c’era solo pornografia: alcuni dei più grandi fumettisti italiani si cimentarono nel genere, a volte per necessità, a volte per curiosità artistica, a volte iniziando lì la propria carriera.
- Roberto Raviola (Magnus), dopo la fine del sodalizio con Max Bunker, lavora con Edifumetto su albi singoli come Mezzanotte di morte, Dieci cavalieri e un mago, Il teschio vivente.
- Leone Frollo, maestro dell’erotismo disegnato, crea eroine come Lucifera, Biancaneve e Yra.
- Ferdinando Tacconi, con le sue copertine raffinate per Edifumetto, lascia un segno indelebile.
- Milo Manara, ancora in fase iniziale, debutta su Jolanda de Almaviva, mostrando già i tratti distintivi del suo stile sensuale.
I volti noti dietro ai personaggi
Un aspetto geniale fu l’associare le star dello spettacolo ai personaggi erotici. Lando era ispirato a Celentano, Il Montatore a Lando Buzzanca, Peter Paper a Woody Allen, Playcolt a Alain Delon, Sukia aveva il volto di Ornella Muti, mentre Jacula ricordava Patty Pravo.
Questo stratagemma contribuì a creare un legame tra cultura pop e fumetto erotico, rendendolo familiare anche a chi non era solito leggere albi disegnati.
I principali filoni del fumetto erotico italiano
Fumetto erotico d’avventura
Serie come Isabella, Jolanda De Almaviva, Sandokaz, Lucifera e De Sade univano erotismo e narrazione avventurosa. Tra pirati della Malesia, castelli medievali e creature demoniache, il sesso era solo uno degli ingredienti.
Favole erotiche per adulti
Un filone sorprendentemente di successo fu quello delle parodie fiabesche erotiche. Con albi come Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Maghella, si univa satira, disegno raffinato e un pizzico di perversione.
Fumetto erotico proletario
I personaggi di questo genere erano “eroi della classe operaia”, come Il Montatore, Gigetto, il Tromba, Pierino e il Camionista. Storie popolari, spesso volgari ma autentiche, che rappresentavano un’Italia vera, ironica e sopra le righe.
Eroine erotiche e femminismo ribelle
Negli anni ’70, l’erotismo si tinge anche di empowerment. Le protagoniste come Zora la vampira, Jacula, Sukia e, anni dopo, Ulula sono donne forti, sensuali, libere. Simboli – anche involontari – di una sessualità femminile finalmente protagonista.
Fumetto erotico horror
Titoli come Terror, Oltretomba e Necron si inseriscono in un immaginario cupo e sadico, dove la paura si fonde al desiderio. Mostri, torture e sesso si intrecciano in storie disturbanti, oggi divenute oggetto di culto.
Erotismo e storie vere
Albi come Corna vissute, I casi della vita, La Dottoressa attingevano a cronaca rosa e nera, trasformando scandali veri o presunti in fumetto popolare ad alto tasso erotico.
L’eredità del fumetto erotico italiano
Nel panorama del fumetto erotico, Edifumetto ed Ediperiodici hanno rappresentato una stagione irripetibile per l’editoria italiana. Grazie a una miscela esplosiva di ironia, satira, trasgressione e notevole talento grafico, queste pubblicazioni hanno lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo. Sebbene altre case editrici abbiano tentato di sfruttare il successo del genere, nessuna ha eguagliato le vette raggiunte da queste due vere e proprie corazzate editoriali degli anni ’70, capaci di raggiungere tirature impressionanti.
Oggi, mentre le edicole non ospitano più questi albi e il loro posto è stato preso da altri media, il loro fascino retrò e le splendide copertine realizzate da maestri come Ciriello, Taglietti e Biffignandi continuano a conquistare nuovi fan e collezionisti.
