Fumetti Anteguerra

Nei primi del 900, grazie al Corriere dei Piccoli ha inizio in Italia l’epoca del fumetto, ma non come quello che conosciamo oggi non c’erano infatti le classiche nuvolette che danno voce ai personaggi ed il testo veniva riportato ai margini bassi della vignetta, spesso in rima.

Pionieri di questa avventura in Italia sono stati illustratori come Antonio Rubino, Attilio Mussino, Sergio Tofano coadiuvati da brillanti editori come Lotario Vecchi che nei primi anni ’30 diede vita a Jumbo, la prima pubblicazione interamente a fumetti per i bambini e successivamente a “L’Audace” dove comparvero personaggi già molto celebri al di fuori degli italici confini come Tarzan.

Sulla scia dell’Audace, l’editore fiorentino Giuseppe Nerbini propose nel 1934 L’Avventuroso, che ebbe un successo superiore e contribuì ad aumentare la popolarità dei personaggi del fumetto americano.

Nerbini ebbe inoltre il merito di introdurre Topolino in Italia, nel suo mitico Topolino giornale, antesignano del Topolino libretto che tutti conosciamo.

Il numero uno di Topolino giornale risale al 31 dicembre del 1932; anche se la prima sua fugace apparizione fu sull’Illustrazione del Popolo nel 1930. L’editore Nerbini curò la pubblicazione del giornale per tre anni, poi Topolino e tutti i personaggi creati da Walt Disney passarono in mano alla Mondadori, mettendo le basi di quello che nel diventerà Il Topolino libretto ancora presente in edicola (anche se con diversi passaggi di mano editorialmente parlando). Scrivere un saggio sul fumetto anteguerra in questo poche righe è impresa ardua e impossibile, ma in questa sezione del sito iCollezionisti potrete acquistare alcuni dei fumetti anteguerra  e “respirarne” il loro fascino.

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